21 novembre 2021 – la danza della resurrezione

Oggi grande festa della comunità per l’apertura della nuova chiesa. La cosa bella e che non smette di sorprendermi è la familiarità degli africani con la danza. Come sia ovvio per loro che una celebrazione di preghiera possa prevedere che si balli. Indubbiamente la loro musica lo consente ma mi chiedo sempre se stiano pregando o semplicemente festeggiando. Devo confessare che io cerco di pregare mentre ballo, cerco di far partecipare il mio corpo alla preghiera. E’ qualcosa di nuovo in cui mi sto sperimentando. Non è nuova l’idea che la preghiera chieda la partecipazione del corpo; alzarsi, sedersi, inginocchiarsi, prostrarsi, alzare le mani, ma ballare? Vero che se la Messa è anzitutto un ringraziamento (il termine eucaristia) forse il ballare esprime certamente l’idea di una gioia e di una lode per i doni ricevuti da Dio. Credo in ogni caso che occorra interrogarsi su come l’intera nostra persona è coinvolta nell’esperienza del pregare ma soprattutto del celebrare che è un modo tutto particolare di pregare. La Messa domenicale è ringraziamento e celebrazione della Risurrezione, festa della vita, gioia per l’amore del Padre che viene riversato nei cuori. Come si può rendere visibile, come esprimere tale esperienza che il discepolo ha vissuto se non ballando?