19 ottobre 2021 – la prima pioggia

C’è come un esultanza dentro l’anima. Forse perché senti il grido delle piante, come un’eco della loro esultanza. L’ultima pioggia è stata alla fine di Febbraio. Molti alberi fioriscono prima delle piogge come se ne annunciassero l’arrivo quasi come un atto di fede. La flambuya davanti agli uffici ha fiorito per la prima volta dopo che è stata piantata tre anni fa. Oggi portando fuori i cani dopo la pioggia era impressionante la loro gioia, Coffe ama farsi inseguire dagli altri due nell’erba morbida. Per la gente pioggia significa possibilità di cominciare ad arare la terra altrimenti troppo dura per essere scalfita e quindi successivamente di poter coltivare. Pioggia significa anche enormi disagi per muoversi a causa del fango e della condizione delle strade che spesso sono più che sentieri. Raggiungere le outstations (nome tecnico per chiamare i villaggi dove andiamo a celebrare la Messa) diventa un’impresa a volte pericolosa se resti bloccato nel fango con le ruote, ragione per cui è sempre meglio non andare da soli ma con qualcuno, non solo forte fisicamente ma anche capace di cambiare le gomme. In parrocchia dobbiamo affrettarci a finire di sistemare la strada e il drenaggio dell’acqua altrimenti non riusciremo più a raggiungere la casa e la chiesa. Oggi ho chiesto a un gruppo di ragazzi di sistemare la terra che è stata portata dai camion; terra dura, rossa, più compatta  per evitare che la pioggia dilavi la strada. Lueendo ha partorito! Ora abbiamo due vitellini. Ora posso considerami al 100% un capo Tonga (non si può essere capi se non hai mucche) e anche , ovviamente, un Pagnanese doc!